Detrazione fiscale, cosa significa, come funziona?

Generali

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giovedì 15 agosto 2019

Tra aprile e luglio, si sente sempre parlare di dichiarazione dei redditi e di detrazione fiscale. Ma cosa sono le detrazioni?

In materia di tassazione, per detrazione fiscale si intende una somma che è possibile sottrarre da un’imposta per ridurne, legalmente, l'ammontare. La detrazione è un importo che si sottrae quindi dalle imposte dovute, abbassando così il costo delle tasse.

Non è da confondere con la deduzione fiscale, che è una riduzione della base imponibile ovverosia dell'importo su cui calcolare l'imposta.
La detrazione fiscale viene applicata all'imposta calcolata, detta lorda, ottenendo così l'imposta netta, ossia l'imposta effettivamente dovuta.

La normativa prevede diversi tipi di detrazioni fiscali: alcune spettano per aver prodotto un determinato tipo di reddito, ad esempio di lavoro dipendente o di pensione, altre spettano se si hanno dei familiari a carico, altre ancora per oneri e costi sostenuti nell’anno. 
Le detrazioni possono essere così corrisposte ad una determinata percentuale dei costi sostenuti (con eventuale applicazione di franchigie e tetti massimi) e sono concesse in diversi modi: previa presentazione fisica dello scontrino fiscale che indica il codice fiscale dell’intestatario della spesa oppure semplicemente presentando una foto dello scontrino.

Ma qual è la quota minima per richiedere una detrazione fiscale? La quota minima da superare per detrarre le proprie spese è di 129 euro e la categoria di spese che possono essere detratte sono:

  • Sanitarie (mediche e farmaceutiche);

  • Veterinarie;

  • Erogazioni liberali (donazioni);

  • Trasporti pubblici (abbonamenti); 

  • Forme pensionistiche private;

  • Contratto d’affitto;

  • Assicurazioni sulla vita e sugli infortuni;

  • Mutui;

  • Ristrutturazioni edili ed ecobonus;

  • Figli a carico;

  • Istruzione.


Quali voci richiedono l'obbligo di tracciabilità?

Le detrazioni fiscali interessate dall'obbligo di pagamento tracciabile o divieto di pagamento in contanti della spesa ai fini della detrazione IRPEF sono le seguenti:

  • Interessi passivi mutui prima casa;

  • 19% sui mutui per la costruzione dell'unità immobiliare da adibire all'abitazione principale;

  • Per spese mediche: L'obbligo di tracciabilità è previsto anche per le spese mediche e le spese sanitarie detraibili ai sensi della lettera c) del comma 1 dell'art. 15 del TUIR:

    • Possono essere pagate in contanti: acquisto di medicinali e dispositivi medici, prestazioni sanitarie SSN o da struttura private accreditate al SSN.

Nei successivi articoli definiremo in modo più preciso le metodologie, quote e percentuale di detrazione per ogni singola categoria.

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Matteo Mazzolari

CEO & Product

Esperienza in scaleup, 2 anni in Silicon Valley

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