Scontrino elettronico, cosa cambia per i clienti?
Spese
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sabato 13 luglio 2019
Hai sentito parlare di Scontrino Elettronico e non riesci a capire di cosa si tratta?
Ti hanno detto che cambierà tutto per i clienti? Hai paura di trovarti spiazzato difronte alla nuova emissione? Se queste sono le domande che ti stai ponendo, posso rassicurarti, perché ci sono io a darti tutte le risposte.
Nella guida di oggi, ti illustrerò cosa cambia per i clienti con lo Scontrino Elettronico.
Dopo aver letto questo articolo, sono sicuro che troverai la risposta al tuo problema. Mettendo in pratica i suggerimenti che ho preparato per te, non ci sarà più alcun ostacolo tra te e il tuo scontrino elettronico.
Come dici? Sei impaziente di cominciare? Allora non perdiamo allora altro tempo e iniziamo! Buona lettura!
Scontrino elettronico, cosa si rilascia ai clienti?
Chi acquista riceve il documento commerciale emesso dal registratore telematico. I dati continueranno a viaggiare su carta e per beneficiare di eventuali detrazioni si dovrà richiedere il documento commerciale fiscale.
Gli esercenti hanno dovuto dotarsi obbligatoriamente del registratore telematico, a partire dal 1° luglio 2019 per attività con un volume d’affari superiore a 400.000 euro e da gennaio 2020 in tutti gli altri casi.
La novità che riguarda i commercianti prevede una memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo numero 127 del 2015.
Dopo l’introduzione della fattura elettronica a partire da gennaio, la rivoluzione digitale del Fisco vive una nuova fase con lo scontrino elettronico: i canali tra contribuenti e amministrazione finanziaria diventano sempre più diretti e immediati, a prova di evasione.
Scontrino elettronico, per i clienti arriva il documento commerciale: come funziona
Con le novità a partire da luglio 2019 e gennaio 2020, il termine “scontrino” resterà nel nostro linguaggio ma diventerà formalmente obsoleto, a prendere il suo posto sarà il documento commerciale. Si distinguono due versioni:
Quello ordinario, utile ai fini civilistici. Ad esempio, per alcuni prodotti funge da garanzia;
Quello fiscale, per beneficiare di detrazioni o deduzioni.
A stabilirne le caratteristiche è il Decreto del 7 dicembre 2016, firmato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico.
Ai consumatori che effettuano un acquisto bisogna rilasciare un documento commerciale, emesso tramite registratore telematico e in linea con il layout standard, su un idoneo supporto cartaceo dalle dimensioni tali da assicurarne la leggibilità, gestione e conservazione nel tempo.
In accordo con il cliente, si può anche fare a meno del supporto fisico e avvalersi solo del formato elettronico, a patto che si garantisca l’autenticità e integrità.
Scontrino elettronico: documento commerciale per la garanzia, fiscale per le detrazioni
Il documento commerciale certifica l’acquisto e costituisce lo strumento per esercitare i diritti di garanzia o di clausole contrattuali stabilite dalle parti e deve obbligatoriamente contenere almeno i seguenti dati:
Data e ora d’emissione;
Numero progressivo;
Ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, dell’emittente;
Numero di partita IVA dell’emittente;
Ubicazione dell’esercizio;
Descrizione dei beni ceduti e dei servizi prestati (per i medicinali, è possibile indicare il numero dell’AIC;
L’ammontare del corrispettivo complessivo e di quello pagato.
Dall’analogico al digitale, resta la possibilità per il consumatore di chiedere un documento di annullo o di reso merce.
Ma attenzione: con l’avvento dello scontrino elettronico, si distinguono due formati di certificazione dei pagamenti, a seconda dello scopo.
Per beneficiare di detrazioni o deduzioni, il cliente deve richiedere al momento dell’operazione l’emissione del documento commerciale fiscale, che deve riportare anche il codice fiscale o la partita IVA di chi acquista, oltre alle altre informazioni necessarie.
Il documento commerciale fiscale si può utilizzare per i seguenti scopi:
La deduzione delle spese sostenute per gli acquisti di beni e servizi agli effetti dell’applicazione delle imposte sui redditi 730 - 740;
La deduzione e la detrazione degli oneri rilevanti ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche;
L’applicazione dell’art. 21, comma 4 lettera a, del d.p.r. 633/1972.
Il commerciante è obbligato ad emetterlo, ma il cliente può richiederlo solo quando effettua l’acquisto, e non in un secondo momento.
Perchè le fotografie di scontrini hanno la stessa efficacia degli originali?
Con Fees puoi conservare lo scontrino di un bene acquistato e godere della garanzia dello stesso. Le copie di scontrini o ricevute, sono valide ai fini delle prove di acquisto, sia in casi di esercizio dei diritti di Garanzia, sia a supporto di attività ispettive svolte dalle autorità fiscali.
In altre parole, non c’è differenza tra l’originale e la copia dello stesso.
La stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato consiglia di effettuare una fotografia dei propri scontrini. Se siete interessati a sapere di più, al punto 4 di questo articolo troverete maggiori informazioni.